…Sono
caduto nel pozzo dove il grisou è stato più crudele di una guerra….
Il grisù o grisou è
un gas combustibile inodore e incolore, costituito
prevalentemente da una miscela di metano (dal 77 al 99%) o
di altri idrocarburi omologhi e quantità variabili di anidride
carbonica, ossigeno e azoto.
È
un gas caratteristico delle miniere di carbone e di zolfo,
dove, poiché è più leggero dell'aria, si può anche trovare
raccolto in sacche isolate nelle parti alte delle gallerie: è detto
perciò gas di miniera (Firedamp, nel mondo anglosassone).
Combinato
in varie proporzioni con l'aria (dal 5 al 14% circa) dà luogo a una
miscela infiammabile ed esplosiva di elevata potenza. Per questo
motivo nelle miniere, per evitare la formazione della miscela
esplosiva, si ricorre a impianti di ventilazione, badando
contemporaneamente a rimuovere le possibili cause dell'innesco
(fiamme libere, scintille, ecc.) e a tenere continuamente sotto
controllo la quantità di metano presente nell'aria. È all'origine
di numerosi disastri minerari, soprattutto prima dell'invenzione
della lampada di Davy.
E’
una speciale lampada messa inventata nel 1815 da
sir Humphry Davy, che abbassò enormemente il livello di rischio
di esplosione nelle miniere di carbone.
E’
una normale lampada con fiamma, a olio combustibile (che ha
subito varie evoluzioni tecniche, negli anni seguenti alla sua prima
comparsa), che in più è completamente chiusa da una reticella
metallica fine, generalmente di rame
Il
comportamento della lampada, in presenza di atmosfera esplosiva, è
il seguente: invece di propagare la combustione, la fiamma si
spegne all'interno della rete. La spiegazione sta nel fatto che la
rete metallica rallenta molto il flusso di gas, e la turbolenza,
nella zona interna; una leggera corrente di aria,
contenente ossigeno, attraverso le maglie è sufficiente ad
alimentare la fiamma, ma l'ingresso di altri gas, come metano, satura
il volume e abbassa la percentuale di comburente.
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