lunedì 30 giugno 2014

Il pistone

per tutto l'anno, dall'alba del lunedì fino alla notte del sabato, il ronzio di ingranaggi e pistoni…




Il pistone è la parte mobile di un organo meccanico o idraulico.

Composizione di un pistone (Wiki):
  • Mantello: parte laterale del pistone, un solido cilindrico che presenta:

  1.       Sedi delle fasce elastiche e raschiaolio: solchi presenti nella parte alta prossima al cielo.
  2.       Portate dello spinotto: fori presenti nella mezzeria del mantello. Più l'asse che li attraversa passa vicino al baricentro del pistone, più si riduce il fenomeno dello scampanamento, cioè i movimenti oscillatori che avvengono durante la corsa.


  • Cielo: porzione superiore del pistone, la cui faccia superiore costituisce la parte inferiore della camera di combustione.

  • Spinotto: perno che consente l'accoppiamento cinematico con la biella.

  • Fasce elastiche: anelli metallici inseriti in cave appositamente lavorate sul diametro esterno del pistone, il cui compito è garantire la migliore tenuta alla pressione generata dalla combustione.

  • Anello raschiaolio: altro anello di tenuta la cui funzione specifica è quella di eliminare l'eventuale eccesso di oilo lubrificante dalla canna del cilindro, riducendo gli attriti idrodinamici e la possibilità di travaso di lubrificante in camera di combustione.


La statistica

Dio solo sa quante teste, arroccato in un castello di nozioni, pronto a ingabbiare l'infanzia e a trascinarla negli oscuri covi della statistica….

perché quella stessa gente si ubriacava, - che si ubriacasse era certo, tanto di statistiche
lo provavano …

…….. Veniva poi il chimico e farmacista il quale, statistiche alla mano….

. Seguiva il cappellano della prigione, uomo di vasta esperienza, che con una mole di statistiche superiore a tutte le precedenti…..

se necessario, avrebbero potuto fornire altre statistiche, frutto della loro personale
esperienza…

. punto di confluenza di fiumicelli e rivoletti di tabelle statistiche che sfociavano
nel grande mare tempestoso dei tabelloni statistici…

. schede, registri, rapporti e tavole statistiche dalla «a» alla «z»…

. «Le statistiche», corresse Louisa…

. «Sì, signorina Louisa, - mi viene sempre da strampalare, ecco un altro dei miei sbagli - le statistiche degli incidenti che avvengono in mare…..

. In questo osservatorio, dunque, - una stanza severa, con un inesorabile orologio statistico che scandiva ogni secondo….

Silenzio tra i due. L'inesorabile orologio statistico più cupo che mai…

. Se vogliamo esaminare il problema da tutti i lati, non sono elementi trascurabili le statistiche, per quanto disponibili, relative all'Inghilterra e al Galles….

L'inesorabile orologio statistico nell'osservatorio di Gradgrind continuò a martellare ogni secondo che nasceva e a seppellirlo con la consueta regolarità…..

Chissà che tu non scopra di andar matto per le statistiche e decida di buttartici a capofitto?»….

James che, tanto per cambiare, era completamente al verde, era disposto a far pazzie per le statistiche e a buttarsi a capofitto in qualsiasi altra cosa…

Se ne stava seduto nella sua stanza in compagnia dello spietato orologio statistico…





"Una morte è una tragedia, un milione di morti è statistica."

Il grisou

Sono caduto nel pozzo dove il grisou è stato più crudele di una guerra….

Il grisù o grisou è un gas combustibile inodore e incolore, costituito prevalentemente da una miscela di metano (dal 77 al 99%) o di altri idrocarburi omologhi e quantità variabili di anidride carbonica, ossigeno e azoto.

È un gas caratteristico delle miniere di carbone e di zolfo, dove, poiché è più leggero dell'aria, si può anche trovare raccolto in sacche isolate nelle parti alte delle gallerie: è detto perciò gas di miniera (Firedamp, nel mondo anglosassone).

Combinato in varie proporzioni con l'aria (dal 5 al 14% circa) dà luogo a una miscela infiammabile ed esplosiva di elevata potenza. Per questo motivo nelle miniere, per evitare la formazione della miscela esplosiva, si ricorre a impianti di ventilazione, badando contemporaneamente a rimuovere le possibili cause dell'innesco (fiamme libere, scintille, ecc.) e a tenere continuamente sotto controllo la quantità di metano presente nell'aria. È all'origine di numerosi disastri minerari, soprattutto prima dell'invenzione della lampada di Davy.



E’ una speciale lampada messa inventata nel 1815 da sir Humphry Davy, che abbassò enormemente il livello di rischio di esplosione nelle miniere di carbone.

E’ una normale lampada con fiamma, a olio combustibile (che ha subito varie evoluzioni tecniche, negli anni seguenti alla sua prima comparsa), che in più è completamente chiusa da una reticella metallica fine, generalmente di rame


Il comportamento della lampada, in presenza di atmosfera esplosiva, è il seguente: invece di propagare la combustione, la fiamma si spegne all'interno della rete. La spiegazione sta nel fatto che la rete metallica rallenta molto il flusso di gas, e la turbolenza, nella zona interna; una leggera corrente di aria, contenente ossigeno, attraverso le maglie è sufficiente ad alimentare la fiamma, ma l'ingresso di altri gas, come metano, satura il volume e abbassa la percentuale di comburente. 

L'ingranaggio



..Di nuovo batter di zoccoli sul selciato: per un'ora, telai, ruote, uomini riposavano i loro ingranaggi…..

Il tempo lo incalzò spingendolo dentro un meccanismo un po' rumoroso e piuttosto sporco - non certo un ingranaggio importante…

.invece del sommesso canto degli insetti durante l'estate, la città elargiva, per tutto l'anno, dall'alba del lunedì fino alla notte del sabato, il ronzio di ingranaggi …

le grida dei ragazzi, l'abbaiar dei cani, il rumore sordo degli ingranaggi…

Nessuno tolse la mano dall'ingranaggio…






Un ingranaggio è un meccanismo utilizzato per trasmettere un momento meccanico da un oggetto ad un altro. Generalmente è costituito da due o più ruote dentate, che possono essere di uguale o diversa dimensione.

Sono circa 5000 anni che l’uomo utilizza gli ingranaggi e nel corso dei secoli c’è stata un’evoluzione sulla concezione teorica e sulla tecnologia realizzata.
Si è passati da un disco con pioli di legno tagliati a mano a ruote dentate costruite con sofisticati materiali con tolleranze inferiori a 0,01mm.

Il più antico esempio risale al 2600 a.c. il carretto cinese, bussola che punta sempre verso sud, realizzato con tecnologia molto semplice ( pioli min legno)

Altri esempi possiamo citare in epoca greco-romana con l’antico odometro o il mulino ad acqua.


Come ci suggerisce la parola stessa di origine greca odós (strada) metron (misura), l’odometro è uno strumento a ruote capace di misurare la lunghezza dei percorsi su strada, un antenato del contachilometri.



Tra i primi documenti riguardanti i mulini ed il loro funzionamento vi sono quelli di Vitruvio, nel trattato De Architettura (25 a.C.), che descrisse un mulino che lavorava con una ruota verticale
Il sistema costitutivo si articola in un albero orizzontale, una ruota, una serie di ingranaggi, un albero verticale e una banchina 
















Per non parlare poi degli studi di Leonardo da Vinci in epoca medievale


LEONARDO DA VINCI - L’analisi dei denti - Contatti tra denti e crenne
Codice di Madrid I (BNM), c. 116r (particolare)
"La fronte del dente non deve toccar mai il fondo alla sua crenna, finche non perviene al luogo della linea centrale".


Arriviamo alla Rivoluzione Industriale e gli ingranaggi che fanno parte della macchina a vapore sono:
generatore centrale e distribuzione a cinghia.

Nella macchina a vapore viene prodotto del vapore d'acqua surriscaldato in una caldaia che poi, spandendo e per mezzo di valvole trasferito in un cilindro, produce una spinta su un pistone. Tale moto, reso alternativo con altri accorgimenti meccanici, può essere trasferito a una ruota o ad un volano attraverso un meccanismo biella-manovella .
Il cassetto era un meccanismo mosso dal sistema biella manovella che apriva alternativamente le due luci permettendo l'afflusso di vapore al cilindro.
Quando lo stantuffo arrivava nella parte sinistra del cilindro, il cassetto era spostato a destra e così il vapore entrava nella parte sinistra del cilindro spingendo il pistone a destra.
Nella seconda fase  il vapore spingeva verso sinistra il pistone ed il vapore esausto, attraverso un condotto arrivava al condensatore.
Si aveva quindi un doppio effetto: una spinta verso destra  e poi verso sinistra. Il movimento rettilineo del pistone diveniva rotatorio ad opera del sistema biella-manovella e quindi attraverso il volano, al quale era collegata una cinghia, poteva essere trasmesso alle varie macchine  che lo utilizzavano.




Il carbone

.Nel cortile dove si ammassavano i detriti, all'esterno della fabbrica, un velo di pioggerellina e di umidità avvolse i vapori che uscivano dagli scarichi, i rottami di barili e di ferro vecchio, i cumuli luccicanti di carbone, e, dappertutto, la cenere….


«Avrete delle stanze tutte per voi, carbone e candele e tutto il resto….

.Emergendo da bassi usci seminterrati, i fuochisti si dirigevano verso i cortili delle fabbriche, sedevano su gradini, assi, steccati, detergendosi il volto bruno e guardando fissamente il carbone…

.lungo sentieri ricoperti di scorie di carbone….

.Che strana sensazione avere sui piedi la polvere della strada invece della polvere del carbone!...

.sconvolta dalle trivellazioni per l'estrazione del carbone….

.il lungo viadotto che si inarcava sull'aspro e caotico paesaggio delle miniere di carbone abbandonate e ancora attive….

accanto ai pozzi di carbone antichi e nuovi….

.si trovò a percorrere le arcate sovrastanti i pozzi di carbone abbandonati e di pozzi ancora attivi...

.Il paesaggio era sì macchiato qua e là da mucchi di carbone…



Il carbone (o carbon fossile) è un combustibile fossile o roccia sedimentaria estratto da miniere sotterranee o a cielo aperto o prodotto artificialmente. La formazione del carbone risale a circa 300 milioni di anni fa, quando un clima caldo ed umido ed un'elevata concentrazione di CO2 favorirono la crescita di alberi giganti: la loro morte (favorita da inondazioni) e la successiva degradazione, assistita da funghi e batteri, hanno portato a quelli che conosciamo come carboni fossili.
Il carbone è composto per più del 50% del suo peso, e più del 70% del suo volume da materiali carboniosi. Il carbone è il risultato della trasformazione di resti vegetali che sono stati compressi, alterati chimicamente e trasformati, da calore e pressione, nel corso dei tempi geologici.
L'era geologica durante la quale si formò la maggior parte dei depositi di carbone, attualmente conosciuti nel mondo, è il Carbonifero (fra i 280 e i 345 milioni di anni fa), l'era che vide l'esplosione della vita vegetale sulla terraferma e che ha preso il nome proprio per l'abbondanza di questi giacimenti originatisi rinvenibili entro formazioni geologiche appartenenti a questo periodo.


Intorno al 1750, con la Rivoluzione Industriale, il carbone acquistò la sua vera importanza diventando la principale fonte energetica dell'uomo.
La crescita della sua produzione va di pari passo con lo sviluppo dell’industrializzazione, che origina in Inghilterra e poi si propaga in Europa e nel resto del mondo.  
Fu proprio grazie al carbone che venne messa a punto l'invenzione della macchina a vapore da parte di James Watt: con il carbone, infatti, si alimentava il fuoco che trasformava l’acqua in vapore. 


La forza motrice del vapore era utilizzata in moltissimi campi: nell’industria siderurgica, in agricoltura, nell’industria tessile e per i trasporti.
All’inizio del 19esimo secolo il carbone veniva anche utilizzato per l’illuminazione pubblica mediante il cosiddetto “gas di città” ricavato dal carbone attraverso un processo di gassificazione. Tale applicazione era frequente soprattutto nelle grandi aree urbane come Londra, Parigi e New York. 
Nel 1882, grazie a Thomas Edison, fu messo a punto un impianto di produzione elettrica alimentato a carbone che entrò in funzione a New York e che forniva elettricità per illuminare le abitazioni.
Nel corso del 1900 l’utilizzo del carbone si è concentrato sempre più nell’ambito industriale, soprattutto in quella elettrica, siderurgica e del cemento,  mentre è diminuito l’utilizzo per il riscaldamento domestico ed è scomparso praticamente del quello impiegato nei trasporti.


La fabbrica

Era uscito di recente dalla stessa fabbrica che, usando identici metodi e ispirandosi agli stessi principi aveva plasmato, oltre a lui, altri centoquaranta maestri, come se si fosse trattato di gambe di pianoforte….

Centinaia e centinaia di "mani" al lavoro in questa fabbrica….

La luce del giorno si fece più intensa; il suo chiarore si vedeva fuori della fabbrica e perfino dentro, contro l'illuminazione splendente degli impianti…..

.Nel cortile dove si ammassavano i detriti, all'esterno della fabbrica, un velo di pioggerellina e di umidità avvolse i vapori…

Stephen, uscendo dalla fabbrica, si incamminò nel vento umido, lungo le fredde strade bagnate…

.Sono un tessitore, vado in fabbrica da quando ero bambino…

.«Ma a voi, che lavorate con un signore come lui, i guai di famiglia non vi verranno dietro fino in fabbrica, vero?»….

.No, no, non gli venivano dietro, l'assicurò Stephen. Niente da dire sulla fabbrica…

.Erano ormai arrivati nella nera stradina nei pressi della fabbrica, e i lavoratori vi si affollavano da tutte le parti….

.Infine, quando Stephen si fermò per stringerle la mano prima di entrare, lei gli chiese da quanto tempo lavorasse in quella fabbrica…

«Sento il dovere», disse la donna, «di baciar la mano, che ha lavorato in questa fabbrica per dodici anni!»…

.la donna contemplava estasiata la fabbrica…

Ma la sua fabbrica è un luogo segreto, il suo lavoro silenzioso, le sue mani mute...


Rovinati, quando fu loro imposto di mandare a scuola i bambini che lavoravano in fabbrica…

«Di tutti voi qui, sono l'unico operaio della fabbrica Bounderby, che non ci sta con le proposte fatte….

Stephen lavorò il giorno seguente, e quello dopo ancora, senza il conforto di una parola, scansato da tutti nell'andare e nel tornare dalla fabbrica…

Ma stasera, quando sono uscita dalla fabbrica, mi sono precipitata a sentire quel che avevano da dire su Stephen…

Un'operaia di nome Rachael, che, dopo lunga malattia, ricompariva in fabbrica al suono della sirena, che andava avanti e indietro …

Una "famosa" fabbrica inglese


Una fabbrica è un insieme di edifici destinati alla produzione industriale. Lo sviluppo tecnologico ha portato alla nascita di strutture sempre più automatizzate la cui massima espressione è la fabbrica automatica. Vi si trasformano generalmente le materie prime o semi-lavorate in prodotti finiti.
L'arsenale di Venezia fornisce il primo esempio di una fabbrica nel senso moderno del termine. Fondato nel 1104 a Venezia, varie centinaia di anni prima della rivoluzione industriale, forniva una produzione in serie di navi su catene di montaggio ed aveva a disposizione tecnici piuttosto esperti chiamati Proti. A parte questo caso molti storici pensano che la prima fabbrica moderna sia la Soho Manufactory di Matthew Boulton, fondata nel 1761 a  Birmingham con l'aiuto di Watt.


Lampioni a gas

….Con la mente piena di questi pensieri - piena al punto da dargli la spiacevole sensazione di essere diventato più grosso, di trovarsi in un rapporto nuovo e insano con tutti gli oggetti accanto ai quali passava, e di vedere arrossarsi l'alone intorno ai lampioni avvolti dalla pioggerellina - andò in cerca di un riparo a casa….


…La guardò con tanta intensità che l'avrebbe riconosciuta anche se, a muoversi da un lampione all'altro, ora illuminata dal fascio di luce…..

..Alla luce del lampione la donna si voltò, e, sollevando un poco il cappuccio, mostrò un viso ovale, con un incarnato olivastro e lineamenti delicati…

…Così parlava a Sissy, mentre se ne stavano sedute nella sua stanzetta, illuminata soltanto dalla luce del lampione all'angolo della strada….

…La vivida fiamma del lampione a gas che illuminava i gradini di casa Bounderby…




L'illuminazione a gas è una tecnologia che produce luce da un combustibile gassoso come l'idrogeno, il metano, il monossido di carbonio, il propano, il butano, l'acetilene o l'etilene.

Il primo a scoprire le potenzialità del gas illuminante  fu Philippe Lebon, nel 1786. Le prime dimostrazioni al pubblico della sua utilità avvennero però solo nel 1801 quando l'ingegnere e inventore mostrò, davanti ad un nutrito gruppo di persone accorse per l'evento, la sua termolampada che, utilizzando il gas derivato dalla distillazione del legno, poteva essere adoperata sia per l'illuminazione che per il riscaldamento.

 Nel 1798 si utilizzò per la prima volta il gas derivante dal carbone che servì ad illuminare una vasta fonderia a Soho. L'uso domestico di tale sistema cominciò a diffondersi dai primi anni del XIX secolo così come l'uso industriale le cui prime applicazioni si possono ritrovare a Londra, nelle fabbriche. Nel1807 furono installati a Londra 13 lampioni a gas.

Il gas di petrolio appariva un rivale del gas di carbone. Nel 1815, John Taylor brevettò un apparecchio per la decomposizione del petrolio e di altre sostanze animali. L'attenzione pubblica fu attratta dal gas di petrolio per via dell'esposizione dell'apparecchio ad Apothecary's Hall.

 Nel 1839 esistevano a Londra già 15 officine per la produzione di gas che, tramite un sistema di tubature, serviva ad illuminare zone come Pall Mall, il St. James's Park e il Golden Lane.

Fra le conseguenze economiche dell'illuminazione a gas si ebbe un notevole allungamento dell'orario di lavoro nelle fabbriche. Ciò fu particolarmente importante in Gran Bretagna durante i mesi invernali, quando le notti sono molto lunghe. Le fabbriche potevano persino lavorare ininterrottamente per tutte le 24 ore, con il conseguente aumento della produzione giornaliera.

Già nel 1823 numerose città e cittadine britanniche erano illuminate a gas. L'illuminazione a gas costava il 75% in meno rispetto a lampade a olio o candele e questo fattore accelerò molto lo sviluppo e la diffusione. Già nel 1859 l'illuminazione a gas era diffusa in tutta la Gran Bretagna e circa mille stabilimenti erano sorti per far fronte all'esigenza del nuovo combustibile. L'illuminazione più intensa fornita dal gas permetteva di leggere più facilmente e più a lungo. Ciò contribuì a stimolare l'alfabetizzazione e l'apprendimento, accelerando la seconda rivoluzione industriale.



Ho tratto il passo che segue da un articolo moderno sui lampioni a gas di Berlino

Lampione a gas di Berlino
Non esiste città al mondo - al di fuori di Berlino - che abbia ancora lampioni a gas. Ora, però, i politici della capitale tedesca discutono sul loro destino per amore dell'ambiente e del portafogli ed alcuni cittadini hanno iniziato una campagna in difesa del proprio patrimonio culturale.
E luce fu. Anno 1826. Berlino. A quell'epoca si girava ancora con le carrozze di cavalli e di domenica si passeggiava fieri lungo il lussuoso viale "Unter den Linden" indossando i vestiti della festa ricchi di merletti, con a fianco il bastone. Ma solo di giorno perché di notte le strade erano ancora nel buio più profondo. Ma tutto sarebbe cambiato una volta arrivata a Berlino, da Londra, l'illuminazione a gas  e le strade sarebbero state subito avvolte da una calda luce gialla.


Per chi fosse interessato:  gaslaternen (berliner-verkehrsseiten)

Il telaio meccanico



Era bravo al telaio meccanico ed era uomo di assoluta integrità….

. Attento, pacato, tenace, Stephen si chinò sul telaio….

.Lavorava al telaio già da una buona mezz'ora, pensando alla vecchia, quando, girando attorno alla macchina per metterla a punto….

. smise di sentire il fragore del vento, che divenne il rumore del suo telaio….

. Se ne stava su un palco, sotto il telaio del suo lavoro….

. Alla fine del secondo giorno, avvistò terra; alla fine del terzo il suo telaio rimase vuoto….

… Era bravo al telaio meccanico ed era uomo di assoluta integrità….

…. Attento, pacato, tenace, Stephen si chinò sul telaio….

….Lavorava al telaio già da una buona mezz'ora, pensando alla vecchia, quando, girando attorno alla macchina per metterla a punto….

…. smise di sentire il fragore del vento, che divenne il rumore del suo telaio….

…. Se ne stava su un palco, sotto il telaio del suo lavoro….

…. Alla fine del secondo giorno, avvistò terra; alla fine del terzo il suo telaio rimase vuoto….



Nel 1787 per la prima volta viene applicato il motore a vapore per muovere un telaio: nasce il telaio meccanico. Nel 1790 Joseph-Marie Jacquard, francese, inventa il telaio jacquard dove una scheda perforata comanda il movimento dei licci permettendo l'esecuzione di disegni molto complessi con il lavoro di un solo tessitore.

Il telaio Jacquard è un tipo di telaio per tessitura che ha la possibilità di eseguire disegni complessi. Si tratta di un normale telaio a cui si è aggiunto un macchinario che permette la movimentazione automatica dei singoli fili di ordito. Probabilmente la più importante invenzione nel campo dell'industria tessile, permette di produrre tessuti, anche molto complessi, con il lavoro di un solo tessitore. Per essere stata la prima applicazione ad aver utilizzato una scheda perforata, è considerato l'antenato del calcolatore (e, di conseguenza, dell'informatica in generale).


  
                                             


Come solito nella rivoluzione industriale, la sua invenzione non fu inizialmente ben accolta dai tessitori per paura di perdere posti di lavoro, scatenò in Francia la rivolta dei Canuts (i tessitori di seta di Lione), ma si diffuse velocemente in tutta l'Europa.

La ferrovia



Il nostro gentiluomo si era perfino meritato una volta il fervido applauso della Camera dei Comuni per aver intrattenuto gli onorevoli deputati esponendo loro il proprio punto di vista (che coincideva con quello della direzione generale delle ferrovie) a proposito di un incidente, nel quale i più accorti e attenti tecnici mai visti, assunti dai dirigenti più lungimiranti e liberali mai conosciuti, coadiuvati dai più efficienti congegni meccanici mai escogitati - il tutto all'opera sul miglior tratto ferroviario mai costruito….

. non aveva più voluto saperne di considerare seriamente i risultati dell'istruttoria e tra applausi e risa aveva assolto la ferrovia….

Stanotte dormirò alla Locanda del Viaggiatore, un bel posticino pulito nei pressi della ferrovia…

. accanto ai binari dove le luci di segnalazione sbiadivano pian piano, sopraffatte dal chiarore del giorno;accanto agli assurdi quartieri intorno alla ferrovia, costruiti a metà e a metà diroccati; accanto alle ville di mattoni rossi, sparse qua e là….

. Il signor Bounderby aveva acquistato una proprietà - casa e terreno - a circa quindici miglia da Coketown e a un paio di miglia dalla linea ferroviaria che correva su una serie di viadotti costruiti in una campagna inselvatichita….

. Percorse la stessa strada cheaveva percorso la signora Sparsit; sbucò dal sentiero fra il verde, attraversò la strada sassosa, salì i gradini di legno che conducevano alla ferrovia….

. Sissy cercò un altro uomo che corresse -questione di vita o di morte - fino alla ferrovia per recapitare a Louisa un messaggio….

.«Ebbene, ci ho penfato un bel po', fignore. Non c'è tempo da perdere, perciò preparatevi a dire di fì o di no. Ci fono più di venti miglia per arrivare alla ferrovia….

. Ma c'è una cofa che poffo fare, fignore, ed è di prendere una carrozza e portare voftro figlio e quefto giovanotto fino alla ferrovia…


Abbiamo parlato del treno come non parlare della ferrovia o strada ferrata.

L'origine della locomozione su rotaia in legno con veicoli a ruote trainati da uomini o animali risale addirittura a cinque secoli fa, in uso nelle miniere tedesche: una consuetudine che in Inghilterra divenne comune solo nel XVII sec., per le miniere di carbone nel nord-est del paese. La vera svolta però si ebbe nel XVIII sec., quando si passò alle rotaie in ghisa, più durevoli e resistenti, su percorsi di 10-20 km. Solo nel 1794 il Parlamento inglese autorizzò la prima ferrovia a cavalli adibita anche al trasporto di persone.
La prima ferrovia pubblica fu il Stockton & Darlington Railway inaugurata nel Regno Unito nel 1825
La locomotiva a vapore, prodotta dalla rivoluzione industriale inglese, permise la diffusione mondiale delle rotaie in ghisa e determinò in maniera decisiva lo sviluppo di quella stessa rivoluzione.

Elenco delle prime linee ferroviarie per nazione:
  • Inghilterra: 1825 Stockton – Darlington (effettuato con la Locomotiva Locomotion)
  • Stati Uniti d'America: 1830 Charleston – Hamburg
  • Francia: 1832 Saint-Étienne – Lione
  • Irlanda: 1834 Dublino - Kingstown
  • Belgio: 1835 Bruxelles – Malines
  • Regno di Baviera: 1835 Norimberga – Fürth (effettuato con la Locomotiva Adler)
  • Canada: 1836 La Prairie – Saint John
  • Russia: 1837 Pietroburgo – Tzarskoe Selo
  • Cuba: 1837 L'Avana - Bejucal
  • Regno di Sassonia: 1837 Lipsia - Althen
  • Austria: 1838 Vienna – Floridsdorf
  • Regno di Prussia: 1838 Berlino – Potsdam
  • Regno delle Due Sicilie: 1839 Napoli – Portici
  • Olanda: 1839 Amsterdam – Haarlem
  • Regno Lombardo-Veneto: 1840 Milano – Monza
  • Granducato di Toscana: 1844 Pisa – Livorno
  • Ducato di Lucca: 1846 Lucca – Pisa (prima ferrovia internazionale al mondo)
  • Ungheria: 1846 Pest – Vác
  • Danimarca: 1847 Copenaghen – Roskilde
  • Svizzera: 1847 Zurigo – Baden
  • Regno di Sardegna: 1848 Torino – Trofarello
  • Spagna: 1848 Barcellona – Mataro
  • Perù: 1851 El Callao - Lima
  • India: 1853 Bombay – Thana
  • Norvegia: 1854 Oslo – Eidsvoll
  • Australia: 1854 Melbourne – Port Melbourne
  • Egitto: 1857 Il Cairo – Alessandria d'Egitto
  • Stato Pontificio: 1857 Roma – Frascati
  • Argentina: 1857 Buenos Aires – San José de Flores
  • Sudafrica: 1860 Durban – The Point
  • Giappone: 1872 Tokio – Yokohama
  • Cina: 1876 Shangai – Wu Sung.


venerdì 20 giugno 2014

Il treno

...Con l'accelerato,  stamattina.  Ho  fatto  quaranta  miglia  con l'accelerato,  stamattina;  rifarò  le  stesse 

....Poi  la  vecchia  si  allontanò  e  la  giornata  svanì  con  lei:  si  riaccesero  le luci e  il treno  espresso turbinò proprio accanto  al  palazzo fatato,  sulle  arcate  poco  distanti,  con  uno sferragliare appena  percettibile  sopra il frastuono e lo strepito delle macchine in funzione.... 

...Quest'anno,  la  solita  visita  in  città  l'ho fatta  più tardi  del  solito  perché  ho  sofferto  di  affanno  e così  l'ho rimandata aspettando che venisse il bel tempo e facesse caldo. Per la stessa ragione non ritorno a casa in giornata, ma divido il viaggio in due giorni. Stanotte dormirò alla Locanda del Viaggiatore, un bel posticino pulito nei pressi della ferrovia. Tornerò con l'accelerato domattina alle sei....

Il signor Bounderby se ne era andato da poco, quando comparve Bitzer. Era venuto intreno, un treno tutto stridii e sferragliamenti sopra il lungo viadotto che si inarcava sull'aspro e caotico paesaggio.... 

....Louisa fece ritorno a Coketown con lo stesso treno sferragliante....

....In  preda  a  una  crisi  di  convulsioni,  la stazione cominciò  a  scuotersi  in  modo  sempre  più  violento, annunciando così l'arrivo del treno. Fuoco e fumo e vapore e luce rossa; un sibilo, uno schianto, uno squillo, 

...L'inchiostro degli indirizzi non si era ancora asciugato che già Harthouse si era lasciato alle spalle le alte ciminiere di Coketown e si trovava in un treno che sfrecciava nel cupo paesaggio rischiarandolo......

....Ero a casa soltanto da poche ore quando è arrivata... in questa stanza. Si è precipitata in città in treno, dalla stazione è corsa, in mezzo a un furibondo temporale....

...Un qualche treno, arrivato da poco a Coketown, aveva creato un gran traffico di carrozze e aveva gettato... 

....Giacché Coketown non si limitava a coprire il proprio capo di cenere, ma la gettava anche sui dintorni - proprio  come  quelle  persone  pie  che,  nel  far  penitenza  dei  loro  peccati,  costringono  gli  altri  a  vestirsi  di sacco - chi ogni tanto aspirava a prendere una boccata di aria pura - il che non è la più perversa delle vanità della  vita  -  soleva allontanarsi  di  qualche miglio  col treno e  poi mettersi  a  passeggiare  oppure  sostare  nei...

 ....quando il messaggio di Sissy li indusse a prendere l'espresso da Coketown, arrivarono anche Gradgrind, Louisa, Bounderby e il marmocchio........

.....Nel primo pomeriggio, Gradgrind si recò dalla sua casa fino a un posto in campagna...



Ed ecco ancora numerosi riferimenti in tutta la stesura del libro, come per la macchina a vapore, questa volta al treno, il primo vero e proprio veicolo di trasporto di massa, che nell’epoca dell’ ottocento ha rappresentato il punto di svolta per l’evoluzione industriale e commerciale. Tra  il  XVIII    e  XIX    secolo,  come  abbiamo  visto  già  nel  post  sulla  macchina  a  vapore,  si raggiunse  un sufficiente  livello  di  conoscenze tecnologiche tale  da  poter  consentire  la  capacità  di generare  energia con impianti compatti e relativamente  potenti. Le stesse macchine a vapore dimostrarono che era possibile generare l’energia necessaria al movimento di un mezzo direttamente a bordo dello stesso. La  diffusione  delle  macchine  a  vapore  fece  aumentare  la  richiesta  di  carbone  e  per  il  trasporto  di tale materiale  non  erano  più  sufficienti  carri  trainati  da  cavalli  ma  si  rendeva  necessario  creare  un mezzo  di trasporto più efficiente e veloce. Le  prime  realizzazioni  di  rudimentali  treni  erano  costituite  da  motori  a  vapore  fissi  che  tramite corde trainavano file di carrelli da miniera. Nel 1801 Richard Trevithick costruì una locomotiva di tipo sperimentale detta “Coalbrookdale”. Cominciò  con  una  macchina  in  miniatura  e,  prima  del 1796,  ne  aveva  prodotta  una  perfettamente funzionante.  La caldaia e il motore erano  un  pezzo  unico:  l'acqua  calda  veniva  versata  nella  caldaia  e  un metallo riscaldato vi veniva inserito, producendo del vapore che riusciva a far muovere il motore stesso. A questo punto, era giunto il momento di costruire un motore a grandezza naturale adatto alle strade: la vigilia  di Natale del 1801 lo usò per trasportare alcuni amici in gita. Le caratteristiche principali di questa locomotiva erano una caldaia cilindrica orizzontale  e  un  singolo pistone/cilindro all'interno.  Il  pistone, mosso  avanti  e indietro  nella  sua  sede  dalla  pressione  del  vapore,  era  collegato  a  una biella,  che  a sua  volta trasmetteva il  movimento  a  una  ruota.  Venne soprannominata “puffing  devil”,  il diavolo sbuffante,  anche  se  poteva percorrere solo brevi tragitti poiché Trevithick non aveva ancora trovato il modo di mantenere il vapore alla pressione richiesta/necessaria abbastanza a lungo. Trevithick  fu  abbastanza  abile  da  trovare  un  finanziatore,  Samuel  Homfray,  proprietario delle acciaierie Penydarren  a Merthyr  Tydfil e,  nel  febbraio 1804 fu  in  grado  di  produrre  il  primo motore  a vapore che  potesse  correre  senza  problemi  sui binari. Un volano di  circa  8 piedi e  una  biella molto  lunga,  potevano trasportare  10 tonnellate  di ferro,  70 passeggeri e  5 vagoni dalle  acciaierie  al  canale  della città.  Un  tragitto  di  9 miglia,  durante  il  quale  la locomotiva Penydarren,  come  era  chiamata,  riusciva  a  raggiungere  la velocità di  5 miglia orarie.
Trevithick  usava l'accorgimento molto importante di lasciar uscire dal comignolo il vapore di scarico del cilindro, producendo in  questo  modo  un risucchio,  detto  tiraggio,  che  attirava  l'aria  in  maniera  molto più  potente attraverso  la caldaia, favorendo  la  combustione. Ma  la Penydarren  riuscì  a  compiere  solo 3 viaggi, durante  ognuno  dei quali il motore, pesante ben 7 tonnellate,  ruppe i binari in ghisa. Homfray concluse quindi che l'invenzione non  fosse  comunque  competitiva  e  che  difficilmente  avrebbe  potuto ridurre  i costi  di trasporto per  la sua industria, decidendo d'abbandonare il progetto. Soltanto con George Stephenson ed il  figlio Robert Stephenson si riuscì a creare dei motori più potenti che vennero applicati sul primo treno commerciale della storia: la Locomotion del 1825. La Locomotion era costituita da carri di miniera su cui venivano caricatii passeggeri e dalla prima carrozza passeggeri vera e propria detta  Experiment  e viaggiava ad una velocità media di 9 Km all’ora. Quattro anni dopo con la Rocket si riuscì a raggiungere una velocità di 48 Km/h. Nel 1845 era possibile viaggiare ad una velocità di  96Km/h sulla Great Western Railway tra Londra e Bristol. Il treno assunse un  ruolo fondamentale nella società industriale: il trasporto massiccio di merci permetteva di espandere la cerchia dei commerci, il trasporto rapido di persone consentiva agli uomini di affari di curare meglio le loro attività sul territorio. Il  treno  consentiva  alle  bellicose  potenze  europee  di  mandare  le  proprie  truppe  nelle colonie o  sui fronti lontani, dava ai ricchi affaristi la possibilità di seguire i propri affari con più efficienza, portava nobili dame in lussuose località vacanziere, consegnava la posta con rapidità ineguagliata. Possiamo dire che il treno determinò una rivoluzione tecnologia non indifferente al pari di Internet in epoca contemporanea.